Verdi: Bonelli presidente dimezzato
ottobre 16th, 2009
Da Grazia Francescato, Loredana De Petris, Paolo Cento, Michele Ragosta, Filiberto Zaratti, Fabio Roggiolani, Massimo Fundaro’, Enrico Fontana e Antonio Nigro riceviamo e pubblichiamo:
“Giusto due giorni fa il neo-presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, eletto con poco più del 50% del congresso, parlava di un partito inclusivo e di costituente ecologista. Sono bastate 48 ore per capire che erano parole di carta, visto che oggi lancia diktat e anatemi a tutti quelli, dal livello nazionale fino al più piccolo comune d’Italia, che hanno in questi mesi faticosamente costruito una nuova prospettiva per l’ecologismo italiano. Una prospettiva che, attraverso Sinistra Ecologia e Libertà, ci portasse fuori dalla residualità a cui lo stesso Bonelli ha in gran parte contribuito. Forse a Bonelli non piace la sinistra, ma cosa sia lo stalinismo lo sa proprio bene. Stupisce poi l’inconsistente motivazione di questo richiamo all’ordine: Sinistra ecologia e libertà non è mai stato, fino ad ora, un soggetto concorrente dei Verdi, tanto che il simbolo del Sole che ride è contenuto in quello di Sel”. Lo dichiarano in una nota i principali esponenti della Mozione 1 al congresso di Fiuggi: Grazia Francescato, Loredana De Petris, Paolo Cento, Michele Ragosta, Filiberto Zaratti, Fabio Roggiolani, Massimo Fundaro’, Enrico Fontana e Antonio Nigro.
“Addirittura – aggiungono gli esponenti – il dispositivo dell’esecutivo nazionale imporrebbe a chi è impegnato nelle Istituzioni di sciogliere gruppi nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni, alla faccia del federalismo che è stato alla base della storia della Federazione dei Verdi. Siamo di fronte a un presidente dimezzato di una forza politica ormai residuale, che professa una linea strumentale o velleitaria, come dimostrano le parole di queste ore degli Ecodem. Mentre in Francia Europe Ecologie, forte del suo 16%, decide di dare vita al doppio tesseramento, per allargare lo spettro dei soggetti singoli e organizzati che possono ricostruire l’ambientalismo francese, in Italia invece Bonelli minaccia di espulsione metà del partito. La Costituente ecologista, anziché essere l’occasione di unire gli ecologisti, rischia nei fatti di diventare lo strumento per cacciarne la metà. L’ecologismo italiano in politica meritava di avere un futuro più dignitoso di questo triste spettacolo al quale stiamo assistendo. Noi andremo avanti nella costruzione di Sinistra Ecologia e Libertà, passaggio fondamentale per ridare forza e slancio alle politiche per l’ambiente e all’ecologia, e tassello necessario per un nuovo e vincente centrosinistra”.
Nessun commento:
Posta un commento