venerdì 28 maggio 2010

Il premier ci ha dato ragione

Se osavamo paragonare il premier, democraticamente eletto dagli Italiani, con Benito Mussolini e il Fascismo, eravamo i soliti disfattisti comunisti, che ce l'hanno con quel "pover uomo che ha prestato sé stesso per il bene del paese".
Ora invece, si è paragonato lui stesso al Duce, non in una delle sue cene con amici e veline, dopo aver bevuto tanto vino, ma ad un convegno dell'Ocse, un'istituzione internazionale che si fonda proprio sui valori della libertà e della democrazia.
"Oso citarvi una frase di colui che era considerato come un grande dittatore: 'dicono che ho potere, ma io non ho nessun potere, forse ce l'hanno i gerarchi, ma non io. Io posso solo decidere se far andare il mio cavallo a destra o a sinistra, ma nient'altro' Lo stesso succede a me, tanto che tutti hanno il diritto sia di criticarmi che di insultarmi..."
Intanto è già assurdo presentare Mussolini come "uno che era considerato dittatore", mettendo in dubbio, in chiave ironicamente revisionista, che il Fascismo fosse una dittatura, cosa già inaccettabile per chi presiede il governo di questo paese.
Inoltre, se si tratta dei diari che gli ha dato Dell'Utri, sono un clamoroso falso, per cui non ha neanche senso citarli come esempio.
Ma soprattutto quello che emerge da questa sua ennesima gaffe, è che il Cavaliere è insofferente verso le istituzioni democratiche, cosa di cui eravamo già pienamente consapevoli, ma di cui ricaviamo un'ulteriore conferma.
Se il presidente del Consiglio non può decidere tutto, è perché fortunatamente i nostri nonni, o bisnonni, hanno combattuto e vinto la battaglia della Resistenza e hanno costruito l'Italia democratica e repubblicana, ma lui è troppo intento a leggere i diari falsi del Duce per informarsi sulla Storia italiana.
In fondo da questa odiosa battuta, viene fuori qualcosa di positivo: d'ora in poi, almeno, possiamo tranquillamente paragonarlo a Mussolini, senza che nessuno protesti. Possiamo dire che il premier, auto-paragonandosi al dittatore fascista, ci ha dato ragione.

lunedì 17 maggio 2010

Perugia-Assisi 2010



Saremo stati 100000 o forse di più, a marciare per la pace ieri. 25km da Perugia ad Assisi, con un po' di pioggia e sprazzi di sole, con tanti giovani, famiglie, anziani, gruppi, movimenti, sindacati.

C'erano bandiere e striscioni d'ogni tipo, un clima come sempre festoso, canti e balli, ma soprattutto si è camminato.

C'era anche chi raccoglieva le firme per l'acqua pubblica, e di acqua pubblica ne è scesa un bel po', anche se meno del previsto, ma non ci ha fermato.

C'era Nichi Vendola e gli ho anche stretto la mano, c'erano, dicono Bersani e Bindi, anche se non li ho visti, ho intravisto Bonelli, che ha ancora il coraggio di andare in giro con le vetuste bandiere dei Verdi, c'era padre Alex, che ci ha superato correndo all'impazzata per cercare di parlare con i leaders del Pd, chissà se li ha raggiunti alla fine.
Insomma, mi son divertito, soprattutto mi è piaciuto lo strappo finale per salire sulla rocca: mi fanno ancora male le gambe, ma siamo stati veloci... Siamo arrivati stanchi, ma felici...
Promossi e bocciati di questa marcia:
Bocciati i bar di Perugia che non hanno aperto prima dell'orario previsto per i pullman che arrivavano dopo una notte di viaggio
Bocciata la CGIL che ha offerto cioccolatini della Nestlèè
Bocciata l'amministrazione comunale di Assisi che, come al solito, non ha previsto nessun servizio di supporto ai partecipanti
Rimandato il sindaco di Perugia che ha partecipato e sostenuto la marcia, ma non ha organizzato strutture di supporto
Promosso il comtitato promotore del referendum per l'acqua pubblica
Promosso Nichi Vendola che ha risposto a tutte le domande dei giornalisti e della gente
Promosso Padre Alex
Promossi tutti i partecipanti che sono arrivati ad Assisi, ma anche quelli che si sono fermati prima

sabato 1 maggio 2010

Tutto un altro stile

9 mesi fa arrivò l'avviso di garanzia a Frisullo per presunte tangenti versate dall'imprenditore Tarantini, vicepresidente della Regione Puglia: appena lo seppe, Nichi lo costrinse subito a dimettersi.
Ora, esce la notizia che il ministro Scajola e` indagato per tangente versata, secondo l'accusa, dall'imprenditore Anemone, legata all'acquisto di un attico vicino al Colosseo: che cosa fa Silvio? Lo difende!
E` una questione di stile, correttezza, rispetto per la legge, la giustizia e la magistratura, qualita` che, come tutti sappiamo, lui non ha.
Non importa se Scajola se sia innocente o colpevole, saranno le indagini a stabilirlo, quello che conta e` che nel governo di Silvio, e` vietato dimettersi, se non per ricevere un'altra poltrona o lasciare spazio al nuovo favorito del Cavaliere.
Anche in Puglia Nichi non sapeva se il "suo" vice, imposto peraltro da Dalema, sarebbe stato giudicato colpevole, lo ha cacciato per una questione di trasparenza; poi le indagini sono proseguite ed e` stato arrestato alcune settimane fa, ma non ancora giudicato, pero` gia` era un ex, anche se in campagna elettorale qualcuno ha tentato di infangare l'immagine del governatore pugliese.
Ultimamente si parla tanto di politica pulita, di trasparenza, di onesta`, ma l'unico che le mette in pratica realmente e fino in fondo, e` Nichi Vendola.
Onore poi ad Italo Bocchino che si e` dimesso da vice-capogruppo Pdl alla Camera, con la sola colpa di aver osato esprimere dissenso in uno pseudo-partito, in cui non e` consentito discutere col monarca assoluto.
Tuttavia, intanto non mi pare si riceva un extra come vice-capogruppo, quindi non ha perso soldi, poi l'ha fatto per continuare questa polemica interna, che ci fa tanto gongolare e tiene viva una speranza...
La speranza che cada il governo c'e`, ma mi sembra stupido schierarsi dalla parte di uno o dell'altro fronte, e` una cosa tra loro, che si scannino, noi preoccupiamoci dei problemi del paese e di costruire un'alternativa.
Certo, e` chiaro che da una parte ci sono populisti che non hanno rispetto delle regole e delle istituzioni e sono servi dell'imperatore, dall'altra una destra liberale, moderata e conservatrice sul modello europeo, con qui si puo` discutere, ma sempre destra e`, stanno dall'altra parte...
Se fanno cadere lo Psiconano, li ringraziamo, ma non si inciucia con loro, caro Gigi, o dovrei dire Massimo?

Buon 1^ maggio a tutti, lavoratori, precari e disoccupati come me!