martedì 22 febbraio 2011

La città che vogliamo! Invito del centrosinistra!

Sabato 26 febbraio
ore 15:00

Al CentRho di Piazza San Vittore

LA CITTÀ CHE VOGLIAMO

INCONTRO PUBBLICO

Il candidato Sindaco PIETRO ROMANO e la coalizione di
centrosinistra che lo sostiene - PD, IDV e SEL - si presentano e
dialogano con la Città in occasione dell’imminente campagna
elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Rho.

La coalizione vuole sviluppare la propria idea di città, con un
programma che, partendo da valori condivisi, sia frutto anche del
contributo dei Cittadini e di tutte le forze attive nella Città.

Con l’incontro di sabato si intende iniziare questo percorso di
partecipazione. Dopo una breve presentazione del candidato
Sindaco e delle sue linee programmatiche, la parola sarà data ai
Cittadini per raccogliere contributi, idee, suggestioni e proposte utili
per costruire assieme la Rho che vogliamo.

CON PIETRO ROMANO SINDACO

All’incontro sono invitati tutti i Cittadini, le Associazioni,
i Comitati ed i Movimenti presenti sul territorio.

Contattaci: info@pietroromanosindaco.it

giovedì 17 febbraio 2011

UNA SCELTA CHE NON CONDIVIDIAMO

UNA SCELTA CHE NON CONDIVIDIAMO

Sinistra Ecologia Libertà di Rho, da mesi, ha iniziato l’interlocuzione con tutte e forze politiche del centro sinistra per costruire una coalizione coesa, seria e credibile per rendere possibile l’alternativa alla destra Rhodense. Questo lavoro si è intensificato dopo la rovinosa caduta del Sindaco Zucchetti. Abbiamo chiamato questo percorso “insieme costruiamo la Rho migliore”. Punti fermi di questo percorso sono e rimangono il coinvolgimento pieno di tutte le risorse cittadine nell’elaborazione del programma amministrativo e la costruzione di una coalizione che sappia dare prova di unità di intenti e spirito collaborativo per poter affrontare al meglio i difficili passaggi che la nostra città ha di fronte.

Con determinazione abbiamo invitato il PD, l’IDV e Rifondazione Comunista ad abbandonare i tatticismi ed i veti non seriamente motivati.

Abbiamo dovuto misurarci con le impostazioni pregiudiziali di PD ed IDV, decise a non coinvolgere il PRC in questo percorso, e con l’atteggiamento incomprensibile del PRC che rifiutava di chiedere incontri al resto del centro sinistra e, nello stesso tempo, manifestava nei comunicati la volontà di partecipare alla coalizione.

Finalmente lo scorso 9 febbraio si è svolto il primo incontro anche con il PRC. Un incontro dall’esito negativo che lasciava però aperte delle possibilità tanto è vero che venerdi 11 febbraio la segreteria provinciale del PRC chiedeva un ulteriore incontro per affrontare la questione Rho.

Proprio nelle ore in cui si stava lavorando alla convocazione dell’incontro richiesto dal PRC leggevamo della decisione del medesimo PRC di presentarsi da solo alle prossime elezioni comunali.(il comunicato è apparso nella notte di lunedi 14 febbraio). Non ci pare utile commentare ulteriormente questo passaggio.

Non possiamo che prendere atto con rammarico della situazione creatasi. E’ tempo che ognuno si assuma la responsabilità di costruire il nuovo governo della città. Noi crediamo che la Sinistra debba essere della partita e vogliamo giocarla fino in fondo nell’interesse dalla città. Pensiamo che questo sia il compito di una sinistra utile che vuole cambiare una società che non ci piace.

Sinistra Ecologia Libertà- Rho

Rho 17 febbraio 2011
Invito a cena di Sel Rho per il 26 febbraio alla Pergola di via Garibaldi!
href="http://selrho.files.wordpress.com/2011/02/cenasel.pdf">

6 aprile

Ei fu. Siccome immobile, dato il final sospiro,
stette seduto immemore con vicin Ghedini il ghiro,
sguardo fisso e attonito,
il nano al nunzio sta,
muto, pensando all'ultima
ora del dì fatale;
né sa quando uscirà da S.Vittore
l'orma di suo pie' mortale
e alle sue ardenti orge
ritornar potrà.
Lui folgorante in solio
vide il suo seno e gli piacque;
quando con zelo assiduo
Lele gli portò le vacche,
di mille glutei al vento
misto il suo molle ha:
"vergin" di servo encomio
e di codardo oltraggio
sorge Nicole al subito
cader di tanto raggio;
e scioglie in aula un grido
che Silvio non morrà.
Da Arcore a Villa Certosa,
da Antigua a Portofino,
fanciulle in ogni posa
con Fede movea il pipino,
con viagra rafforzato
e con Ruby era festino.
Poi di maggio quella sera,
la piccola finì in questura
e per scampare la galera
il telefono squillò:
del califfo era pupilla
e Nicole la liberò.
Ma poi gli orchi di procura
di tal stato non contenti,
disdegnaron la questura
e indagaron tutti attenti:
così tra foto conti e testimoni,
colser prove del misfatto,
incastraron Berlusconi
e lo fecer tutto matto.
Alla corte di tre donne benvestite,
il Cavalier si spaventò,
fu condanna come dinamite,
e il nano in cella si trovò:
non più Ruby, non più feste,
in prigion fu come peste;
senza lui a Palazzo Chigi,
qualcun si rattristò
e volò fino alle Figi,
ma il paese giubilò.

mercoledì 2 febbraio 2011

A parole sono sempre molto interessato alle vicende di tanti paesi, soprattutto quelli del Mediterraneo, ma poi, a parte qualche reportage che mi può capitare di vedere in terza o quarta serata(visto che è quello l'orario di programmi seri), non riesco mai a seguire veramente quello che succede altri paesi e mi ritrovo a non saperne quasi nulla, quando scoppiano le crisi e questi stati finiscono sulle prime pagine dei media.

Per quello che sono riuscito a capire dalle notizie, ho la sensazione che in Tunisia, Egitto, Albania, ci sia il risveglio di una coscienza democratica diffusa nelle popolazioni, che ora sembrano mature per costruire una vera democrazia.
Credo che sia arrivato il momento in cui i paesi arabi si avviino verso una democrazia moderna e laica e l'Occidente dovrebbe favorire questa evoluzione.

Mi sembra miope l'atteggiamento snob di parte della diplomazia occidentale, secondo cui ci sarebbe il rischio che prendano il potere gruppi islamici fondamelisti: è vero che questi ci sono e hanno molto seguito, ma il grosso di chi manifesta ha un atteggiamento del tutto laico.
Altrettanto sbagliato è continuare a difendere questi dittatori pseudo-moderati, con cui l'Occidente ha fatto affari in questi anni, che vengono dipinti come laici, aperti al mondo e "meno dispotici" di altri, ma in fondo altro non sono che dittatori ed è meglio che il mondo "civile" li abbandoni al loro destino...

Una delle cose che mi ha più colpito degli episodi di questi giorni, è stato sentire che la popolazione ha difeso da alcuni il Museo Egizio del Cairo, segno che la popolazione è consapevole dell'importanza della cultura e della memoria, cose che noi Italiani stiamo dimenticando, o almeno molti di noi...

Non so come finirà in questi paesi, non so se alla fine Mubarak se ne andrà dall'Egitto, né se il nuovo governo tunisino aprirà veramente al cambiamento o farà una sorta di "Gattopardo nordafricano", ma di sicuro, se il mondo sarà in grado di capire questa rivolta nonviolenta e favorire il cambiamento, esso potrebbe veramente arrivare, in fondo perché perché essere sempre pessimisti? Non va sempre tutto necessariamente male!

Inoltre queste vicende mi convincono sempre di più sul fatto che, alla fine i regimi cadono sempre se e quando il popolo li rovescia, come era successo in Serbia, in Ucraina e altri paesi, mentre non serve a molto bombardare ed attaccare militarmente questi paesi.

Certo, è assurdo il totale silenzio dell'Italia, che è il paese europeo più vicino al Nord-Africa, ma d'altronde Frattini ultimamente è stato più impegnato con documenti arrivati da Santa Lucia su un appartamentino di 50 metri quadri...
E d'altra parte, gli Italiani non sono meglio di chi li governa, visto che, in un momento in cui le istituzioni democratiche e le regole fondamentali sono continuamente svilite e delegittimate da chi dovrebbe governare rispettandole, molti si lasciano abbindolare e continuano a credere alle balle più assurde del caimano, che non è poi molto diverso dai dittatori arabi...